INTRODUZIONE

Buongiorno a tutti;

mi chiamo Angelo Bianchi e da qualche anno ho iniziato ad interessami alla crioconservazione umana, in sostanza l’ibernazione di una persona appena deceduta.

Mi sono avvicinato a questo mondo dopo che una coppia di cari amici americani, qualche tempo fa, ha optato per questa soluzione, negli Stati Uniti, spinti dalle loro condizioni di salute.

A poca distanza di tempo, ad entrambi fu diagnosticata una bruttissima malattia degenerativa, e viste le possibilità sostanzialmente nulle di guarigione, si interessarono alla questione, illustrandomi le modalità e le procedure che dovevano essere seguite a tal fine.

Adesso sono là.


Anziché farsi seppellire o cremare, hanno scelto questa via, nella speranza che nell’arco di un centinaio di anni la scienza e la tecnologia permettano di risvegliare i loro corpi e di curare malattie che attualmente non lasciano scampo.

Ricordo che fui forse il primo ad esprimere dubbi ai miei amici e ricordo anche la loro risposta

“qual’è l’alternativa ?”

Loro non avevano famiglia, non avevano credi di alcun tipo, potevano permettersi i costi del trattamento e, nella disperazione, avevano già anche pensato ad atti estremi, per non dover subire il decorso della malattia.

Naturalmente ogni persona fa le proprie valutazioni e i propri ragionamenti per poter scegliere come comportarsi.


Angelo